
Camera ardente al teatro delle vittorie
Il feretro di Pippo Baudo verrà accolto nel cuore di Roma, al Teatro delle Vittorie, un luogo che più volte lo aveva visto protagonista. Il pubblico potrà rendere omaggio dalle 10 alle 20 di lunedì 18 agosto, con eventuale prolungamento per consentire l’accesso a chi resterà in coda, e dalle 9 alle 12 di martedì 19 agosto.
Gli orari per l’omaggio dei fan
I vertici di Viale Mazzini, in piena sintonia con i familiari, hanno scelto questi orari per offrire un momento di raccoglimento a quanti vorranno salutare il “re dei presentatori”, scomparso a 89 anni.
Funerali nella natia Militello Val di Catania
Le esequie si terranno il 20 agosto alle 16, nella Chiesa di Santa Maria della stella a Militello Val di Catania, città dove Giuseppe Baudo nacque il 7 giugno 1936 e che non ha mai smesso di citare con orgoglio.
Una carriera da record lunga sessant’anni
Il conduttore era stato insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’ordine al Merito della Repubblica Italiana, consegnato al Quirinale dal Presidente Sergio Mattarella il 22 settembre 2021.In oltre sei decenni di attività ha guidato 13 edizioni del Festival di Sanremo, cinque delle quali consecutive dal 1992 al 1996.
Dagli esordi a “Settevoci” al primato a Sanremo
Laureato in giurisprudenza, lasciò la Sicilia per trasferirsi a Roma e inseguire il sogno televisivo. Il debutto avvenne nel 1966 con “settevoci” in una domenica pomeriggio divenuta leggendaria. Già nel 1968 calcò il palco dell’Ariston accanto a Luisa Rivelli e nello stesso anno presentò “Un disco per l’estate”. Da quel momento, show dopo show, il suo volto divenne sinonimo di garbo e competenza.
Il fiuto per i talenti e l’amore per la musica
Grande appassionato di musica, desiderava dirigere un’orchestra sinfonica e sapeva suonare il pianoforte. Il suo istinto lo portò a scoprire artisti come Laura Pausini, Lorella Cuccarini, Eros Ramazzotti, Andrea Bocelli, Giorgia e molte altre stelle, anche se rimase celebre il rammarico di non aver mai lavorato con Raffaella Carrà.
Curiosità e aneddoti
Nel 1991 la sua casa di Santa Tecla, in Sicilia, subì un attentato dinamitardo dopo un suo discorso contro la mafia durante la commemorazione del giudice Rocco Chinnici. Nel 1986, a “Fantastico 7”, uno sketch sullo ayatollah Khomeini creò tensioni con l’Iran, e nello stesso anno il monologo di Beppe Grillo su Bettino Craxi costò al comico l’esilio dal servizio pubblico. In quella stagione, definito “nazional-popolare” dall’allora presidente Enrico Manca, passò temporaneamente alla nascente Fininvest, cedendo poi un palazzo romano come penale al futuro premier Silvio Berlusconi.
Durante un Festival di Sanremo rimase famoso l’episodio in cui Roberto Benigni lo toccò scherzosamente in scena; un parlamentare parlò addirittura di “violenza”, ma Baudo scelse di non sporgere denuncia.
La vita privata
Cinque i legami sentimentali più noti: con Mirella Adinolfi (da cui ebbe Alessandro, riconosciuto in seguito), Angela Lippi (madre di Tiziana), Alida Chelli, Adriana Russo e la celebre soprano Katia Ricciarelli, sposata nel 1986 a Catania e divorziata nel 2007.
Nel 2019, Rai1 lo celebrò con lo show “Buon Compleanno… Pippo”, riunendo colleghi di più generazioni per festeggiare il traguardo dei sessant’anni di carriera.












