
Conservazione ottimale nella parte più fredda del frigorifero
Un uovo sodo lasciato nel proprio guscio può restare in ottimo stato per circa sette giorni se riposto rapidamente, non oltre due ore dopo la cottura, sul ripiano più interno e freddo del frigorifero. In questo modo si evita l’accumulo di umidità sulla superficie e, di conseguenza, la proliferazione batterica.
Uova già sgusciate: tempi più brevi
Quando il guscio viene rimosso, la protezione naturale scompare e l’alimento si espone al contatto con l’aria. È preferibile consumare l’uovo entro tre o quattro giorni, richiudendolo in un contenitore ermetico per impedire che assorba gli odori di altri cibi.
Accorgimenti imprescindibili per la corretta conservazione
Riporre le uova sode esclusivamente nella zona centrale o inferiore del frigo, mai nello scomparto dello sportello, dove le oscillazioni termiche sono più marcate. È utile apporre sulla scatola la data di cottura per avere sempre sott’occhio il tempo trascorso. Non è consigliabile il passaggio in freezer: il freddo intenso altera la struttura dell’albume, che dopo lo scongelamento risulterebbe gommoso.
Segnali evidenti di deterioramento
Prima di portare in tavola un uovo sodo, conviene affidarsi a tre indizi. Il primo è l’odore: un sentore pungente o insistente è indice sicuro di alterazione. Il secondo riguarda il colore: un alone grigio-verde attorno al tuorlo può derivare da cottura eccessiva, ma macchie scure nell’albume indicano che il prodotto non è più salubre. Infine la consistenza: se al tatto l’albume appare viscido, colloso o inconsueto, l’alimento va eliminato senza indugio.












