
Un percorso tra opere bandite
Dal 17 ottobre fino al 6 aprile, le sale di Palazzo Albergati a Bologna si trasformeranno in un viaggio attraverso la storia della censura. la rassegna,intitolata “Arte Proibita”,nasce dalla sinergia tra Arthemisia e il Museu de l’Art Prohibit di Barcellona,con la regia curatoriale di Carles Guerra e l’affiancamento scientifico di Fabio Isman.Oltre cinquanta creazioni provenienti dai depositi del museo catalano rompono il silenzio e si presentano al pubblico italiano per la prima volta.
I molteplici volti della censura
Fin dall’Antico Egitto, il divieto di mostrare o raccontare ha attraversato epoche e confini. Arte Degenerata sotto il regime nazista ne resta uno degli esempi più clamorosi, ma gli ostacoli alla libertà espressiva si manifestano in ogni periodo. Politica, religione, costume, sessualità e morale sono le aree in cui il “no” ha colpito con più forza, spingendo artisti di ogni latitudine a sfidare divieti e tabù.
Quando l’immagine diventa voce sociale
Le tele, le sculture e le installazioni esposte non raccontano soltanto un atto creativo: ciascuna opera rivela uno scontro, un processo, talvolta una condanna. Il racconto visivo, in molti casi, supera la potenza di lunghi discorsi, mettendo lo spettatore davanti a questioni cruciali sulla libertà di parola e sul ruolo dell’arte come strumento di denuncia. L’allestimento bolognese intende sottolineare proprio questa funzione sociale, mostrando come una figura, un colore o un segno possano diventare detonatori di cambiamento.
Bologna crocevia di dibattiti
Con la sua tradizione culturale e universit aria, Bologna diventa terreno fertile per una conversazione contemporanea sul diritto di esprimersi. La mostra invita il pubblico a interrogarsi sulla responsabilità di chi crea, di chi osserva e di chi stabilisce i confini. Chi attraverserà le sale di Palazzo Albergati troverà non soltanto capolavori dalle storie turbolente, ma anche uno spazio di riflessione sul presente.












