
Un borgo trasformato in palcoscenico open air
per quattro giornate, dal 21 al 24 agosto, Caulonia, perla ionica della Calabria, si trasforma in un grande teatro a cielo aperto. dalle 18.00 fino alle prime luci dell’alba, piazze, vicoli e scorci del centro storico pulsano di suoni, danze, laboratori, incontri culturali e talk condotti dalla giornalista Anna La Rosa. Il filo conduttore di questa nuova edizione del Kaulonia Tarantella Festival è la pace, scelta che permea ogni evento e stimola un dialogo tra tradizione e contemporaneità.
Una direzione artistica fuori dagli schemi
Sul timone della kermesse ci sono due figure complementari. Da un lato la versatilità di Morgan, dall’altro la visione radicata di Mimmo Cavallaro.Il musicista brianzolo promette di sottrarsi alla retorica convenzionale, dichiarando che proporrà contenuti inediti e tematiche poco battute, perché “non bisogna omologarsi ma contraddistinguersi”. Una nota dell’organizzazione sottolinea che la presenza di Morgan arricchisce il festival grazie alla sua profonda conoscenza musicale, capace di mescolare innovazione e cultura popolare.
Programma dal tramonto all’alba
Il cartellone offre un itinerario sonoro variegato, pronto a unire generazioni e stili. Ogni sera una storia diversa, sempre all’insegna della condivisione e dell’ascolto collettivo, quel gesto che, nelle parole di Morgan, rappresenta “nulla di più nobile”.
Apertura 21 agosto
L’avvio è affidato all’energia di Movimento Terra, super gruppo ideato da Fabio Macagnino che invita a un cambiamento condiviso contro qualunque forma di oppressione. A seguire l’ensemble Calabria orchestra incontra la voce di Morgan in un dialogo fra cantautorato e radici popolari. Il sipario della prima serata cala con i racconti senza tempo dei Cantori di Carpino.
Le contaminazioni del 22 agosto
La seconda giornata è un viaggio che parte dalla potente Tarantella di Montemarano, passa per la sensibilità elettronica della cantautrice calabrese Sarafine e approda alla forza folk-rock de L’Orchestraccia, formazione che reinterpreta la tradizione romana con piglio moderno.
L’intensità del 23 agosto
Sul palco sale l’autore e ricercatore Carlo Faiello. Poco dopo, la presenza magnetica di Lina Sastri fonde canto, recitazione e poesia. Chiude la notte la giovanissima band son’abballu, composta da musicisti fra i 17 e i 25 anni.
Gran finale 24 agosto
L’ultima serata è un abbraccio tra passato e presente: Mimmo Cavallaro e Morgan intrecciano le loro voci in un concerto unico. Con loro ci sono il polistrumentista marocchino Nour Eddine Fatty, il cantautore lucano Pietro Cirillo e lo showman Marcello Cirillo.
Oltre le note,spazio alla riflessione
Tra un’esibizione e l’altra vengono proposti momenti di sensibilizzazione dedicati ai conflitti internazionali. Gli organizzatori ricordano che Morgan, artista spesso controcorrente, negli ultimi anni ha difeso la libertà di pensiero, dimostrando come la pace passi attraverso l’ascolto e la conoscenza, mentre censure e marginalizzazione alimentano la guerra. Per l’occasione il musicista firma anche una grafica originale che diventa simbolo dell’edizione.











