
Prezzi in salita e libertà di muoversi: la sua ricetta
«La vita intera ha subito rincari talmente evidenti da risultare quasi imbarazzanti» osserva Licia Colò, che sottolinea come il fenomeno non riguardi soltanto gli stabilimenti balneari. Anche i biglietti aerei, racconta la divulgatrice, costano decisamente di più rispetto al passato. Il suo sguardo rimane, però, concentrato su ciò che per lei conta davvero: la libertà di viaggiare senza tabelle di marcia rigide, lasciandosi sorprendere da ciò che non è pianificato.
Le nuove generazioni tra ostelli e social
Parlando con la figlia, giovane influencer appassionata di Solo Travel, Colò scopre una rete di ostelli completamente rinnovati. sono luoghi accoglienti e pieni di vita dove chi possiede un budget ridotto può comunque incontrare coetanei provenienti da ogni parte del mondo. È un modo diverso di scoprire il pianeta,definito «l’anti Instagram» perché spinge a relazioni dal vivo invece di limitarsi a post e stories.
Il valore dell’imprevisto on the road
per la conduttrice, il viaggio autentico richiede passi lenti, soste e deviazioni. Gli imprevisti, confida, regalano spesso le esperienze più intense: seguire una persona conosciuta per caso può condurre a luoghi meravigliosi, mentre correre per collezionare scatti da pubblicare impoverisce la scoperta. Nella sua casa di famiglia, tra le vette delle Dolomiti, osserva turisti che non scendono nemmeno dall’auto se non per una foto veloce e definisce tutto ciò «una tristezza infinita».
Progetti in arrivo tra palcoscenico e piccolo schermo
Da novembre la divulgatrice debutta con uno spettacolo teatrale dedicato alla bellezza e al valore della natura. A settembre, invece, sarà presenza fissa in prima serata su Rai2. Intanto, le repliche di Eden – Un pianeta da salvare continuano su La7, grazie alla stima del direttore Andrea Salerno, e lei scherza paragonandosi a «La Signora in Giallo» per la frequenza con cui viene riproposta.
Le mete del cuore: dal Grande Nord all’Australia
Non conta quante nazioni abbia già visitato e rifiuta l’idea di mettere puntini su una carta geografica. conosce troppo bene la complessità di Kenya, Africa e di ogni altro continente per semplificarli a tappe di un itinerario.Oggi, se dovesse scegliere, tornerebbe volentieri verso il Nord del mondo o si spingerebbe di nuovo in Australia, con quella stessa curiosità che l’accompagna da sempre.












