
Immergersi senza veli nel Mar Mediterraneo o nel Mar Adriatico regala una sensazione di ritorno alle origini, ma la normativa italiana continua a considerare il nudo in pubblico un “atto contrario alla pubblica decenza”. In pratica,per il codice penale non esiste differenza tra togliersi i vestiti davanti al colosseo in pieno giorno e una nuotata notturna,lontano da occhi indiscreti,su una spiaggia deserta. Il desiderio di sentire la pelle a contatto diretto con l’acqua, però, resta forte: un’indagine condotta da Focus rivela che il 58,7% degli italiani vorrebbe prendere il sole e tuffarsi nell’acqua salata senza costume, purché ciò non comporti sanzioni.
Poche oasi ufficiali lungo oltre settemila chilometri di coste
Malgrado l’Italia vanti più di 7.000 km di litorale,le spiagge realmente riconosciute per la pratica naturista si contano sulle dita di due mani. sul versante adriatico, l’unico tratto autorizzato è il lido di Morge a Torino di Sangro, in provincia di Chieti, Abruzzo. Sul lato tirrenico la situazione migliora leggermente: si parte dalla spiaggia del Troncone a marina di Camerota in Campania e si risale fino alla celebre Capocotta al Lido di Ostia e a Focene a Fiumicino, entrambe in Lazio.
Toscana, il paradiso dei naturisti
Se c’è una regione che rende meno complicata la ricerca di arenili dove dimenticare il costume, quella è la Toscana. Qui si trovano la spiaggia degli Acquarilli sull’Isola d’Elba, il Nido dell’Aquila a San Vincenzo e le baie di Punta del Miglio e Punta Combara, tutte nel territorio livornese. La vegetazione mediterranea che abbraccia queste calette, unita alle acque limpide, offre un contesto ideale per chi cerca quiete e contatto totale con la natura.
Isole maggiori, tra Sicilia e Sardegna
Anche sulle grandi isole esistono rare ma preziose spiagge dove il naturismo è ammesso. In Sicilia spicca la spiaggia di bulala a Gela, mentre in Sardegna sono due gli arenili certificati: porto Ferro, vicino a Sassari, e Piscinas,con le sue dune dorate che si estendono per chilometri.
Centri naturisti e luoghi di tolleranza
A queste località si affiancano poco più di una decina di centri naturisti riconosciuti dalla Federazione Italiana Naturismo e alcune spiagge in cui la pratica,pur non ufficialmente regolamentata,viene generalmente accettata da bagnanti e amministrazioni locali. Tuttavia,fino a quando la legislazione non evolverà,il rischio di sanzioni rimane concreto fuori dalle aree specificamente autorizzate.












