
L’attesa sul tappeto rosso di Venezia si concentra sull’arrivo di Julia Roberts, pronta a presentare per la prima volta un suo film al Lido e a farlo guidata dall’estro di Luca Guadagnino. In After the hunt,proiettato fuori concorso, l’attrice interpreta Alma,stimata docente di filosofia a Yale travolta da un dramma che riaffiora dal passato.
La trama: accuse,ricordi e scelte difficili
Mentre una delle sue studentesse più brillanti,Maggie (incarnata da Ayo Edebiri),accusa di molestie l’amico e collega Henrik (Andrew garfield),la protagonista è costretta a fare i conti con decisioni e traumi rimasti sopiti. Il film mescola conflitti interiori e dinamiche accademiche, offrendo a Roberts un ruolo carico di sfumature.
Un legame con Venezia nato da un colpo di fulmine
La passione dell’attrice per Venezia risale a una vacanza compiuta a vent’anni. Davanti ai canali e all’assenza di automobili, racconta di essersi domandata come tutto potesse galleggiare in quell’anomala quiete. da allora la star è tornata più volte, ogni volta con lo stesso pensiero: “perché non sono nata qui, perché non sono italiana?”.
Fra calli e campi: il set di Tutti dicono I love you
A metà degli anni ’90 Roberts girò tra le calli lagunari la commedia musicale “Tutti dicono I love you”, circondata da un cast stellare: Alan Alda, Drew Barrymore, Goldie Hawn, Natasha Lyonne, Edward Norton, Natalie Portman e Tim Roth. La pellicola tocca luoghi iconici come l’Hotel Gritti Palace in Campo Santa Maria del Giglio, il Canal Grande, il Ponte San Cristoforo e la Scuola Grande di San Rocco. Le riprese attirarono l’attenzione dei fotografi, complici insistenti chiacchiere su un presunto flirt con un gondoliere.
Inevitabile richiamo italiano: vacanze, moda e set
Nel tempo l’attrice ha scelto l’Italia non solo per le ferie in famiglia, ma anche per sfilate ed eventi legati alle grandi maison. Al cinema è tornata nel 2008 con “duplicity” di Tony Gilroy, insieme a Clive Owen: inseguimenti e complotti la portarono a correre tra Piazza Margana e Piazza della Rotonda a Roma. L’anno seguente ha ritrovato la capitale e Napoli in “Mangia prega ama” di Ryan Murphy, accanto a Javier Bardem, adattamento del bestseller autobiografico di Elizabeth Gilbert. In quel viaggio iniziatico l’Italia, con la sua bellezza, la lentezza e la buona tavola, affianca India e bali come tappa di una rinascita personale.
Dalla laguna al glamour internazionale
Tra un film e l’altro, la diva ha consolidato il rapporto con il Bel Paese, facendone una meta costante. Ora, con After the hunt, ritorna dove tutto è cominciato, pronta a lasciare nuove impronte sul tappeto rosso di Venezia.











