
Sono passati nove anni da quando Valerio Papetti ha lasciato l’Italia per stabilirsi in Islanda, e il racconto della sua quotidianità passa spesso attraverso le corsie del Kronan, catena di supermercati molto amata dagli abitanti di Reykjavík. Durante l’ultimo giro con il carrello, il giovane emigrato ha deciso di concedersi qualche vizio culinario, trasformando un acquisto ordinario in una dimostrazione pratica del caro-vita nell’isola artica.
Il richiamo del sushi e altri sfizi costosi
la “colpa” principale del conto salato va attribuita a due vaschette di sushi: uramaki e nigiri per un totale di circa 40 €. La piccola follia gastronomica ha più che raddoppiato l’esborso finale, ma Valerio afferma di essersi sentito “elegante” e di non aver resistito alla tentazione.
Pane pomodorato, blue cheese e kanilsnudar
Nel cesto non sono mancati prodotti tipici dell’isola. Il primo è un soffice pane ai pomodori, impasto locale colorato e saporito. A seguire, un deciso blue cheese che sostituisce il tanto agognato gorgonzola, introvabile a queste latitudini. Infine i dolcissimi kanilsnudar, rotelle di pasta lievitata con cannella,gole di ogni islandese in cerca di comfort food.
Gli irrinunciabili sapori di casa
Nonostante viva circondato da geyser e vulcani, Valerio resta fedele alla tradizione culinaria italiana. Nel carrello finiscono quindi una confezione di ricotta scontata perché scaduta da due giorni (pagata 99 corone, poco più di 0,66 €), un sacchetto di riso Arborio per risotti e due formati di pasta fresca Giovanni Rana: ravioli al gorgonzola e gnocchi. Chiude la spesa una bottiglia di acqua San Pellegrino, scelta più per nostalgia che per reale necessità.
Quanto costa il lusso quotidiano in Islanda
Alla cassa il display si ferma a 11 800 corone, pari a circa 82 €. Senza le due confezioni di sushi, spiega Valerio nel suo video, il conto sarebbe crollato sotto i 40 €. Eppure, quel numero non lo ha sorpreso: vivere nell’estremo nord significa accettare prezzi che a un italiano appaiono stellari, specialmente se si cercano piccoli piaceri internazionali tra gli scaffali.












