Il glamping: soggiorni di charme fra natura e comfort
Origine e significato del termine
L’unione delle parole “glamour” e “camping” ha dato vita a un modo di viaggiare che coniuga la libertà del campeggio con l’eleganza di un boutique hotel. L’idea ha iniziato a circolare anni fa, ma la voglia di spazi aperti esplosa dopo la pandemia ha trasformato questa tendenza in un vero fenomeno di costume.
Dove si dorme davvero
All’inizio si parlava soltanto di tende raffinate,simili a quelle dei set cinematografici ambientati nel Sahara o nelle savane dell’Africa Orientale. Oggi le possibilità spaziano dalle yurte ai tepee,dalle case sugli alberi ai vecchi scuolabus statunitensi restaurati,senza dimenticare botti trasformati in suite,container ridisegnati da architetti e mini-chalet con pareti di vetro. Letti king-size completati da lenzuola di percalle, poltrone di design, vasche idromassaggio e barbecue tecnologici trasformano ogni sistemazione in un nido comodo come casa ma immerso nel verde.
Perché preferirlo al campeggio tradizionale
La maggiore attrattiva è la comodità. Non occorre montare nulla, livellare nulla, collegare bombole o aprire tavoli ballerini. Il secondo aspetto è il comfort: bagno privato, climatizzazione, magari una sauna personale. Terzo punto, i luoghi. Un glamping sorge di solito in contesti spettacolari, che si tratti di una spiaggia appartata in Sardegna, di una collina ricoperta di vigneti in Piemonte o di una radura alpina circondata da abeti. A tutto ciò si aggiungono basso impatto ambientale, strutture in materiali naturali e spesso energia prodotta da pannelli solari. Il vero lusso però resta il silenzio, sempre più raro in località turistiche convenzionali.
Chi può vivere questa esperienza
Famiglie con bambini che desiderano aria fresca senza doversi affannare tra picchetti e teli. Coppie in cerca di un’atmosfera romantica e diversa dal solito resort. Viaggiatori senior che amano la natura ma non vogliono rinunciare a un materasso vero. Proprietari di cani e gatti, perché molte strutture accolgono volentieri gli amici a quattro zampe. In altre parole, il glamping è pensato per chiunque desideri rallentare il ritmo restando a proprio agio.
Attività e tempo libero
Le possibilità sono virtualmente infinite. Si può leggere all’ombra di una quercia,pedalare lungo sentieri sterrati,nuotare in acque cristalline,meditare con il fruscio delle foglie sullo sfondo,osservare le stelle accanto a un falò o semplicemente non fare nulla e godersi il suono di un ruscello. chi ama l’adrenalina troverà trekking guidati, kayak, arrampicate o tour in e-bike; chi preferisce la quiete potrà dedicarsi allo yoga all’alba o a degustazioni di vini locali al tramonto.
Come scegliere la struttura ideale
Determinare il proprio livello di necessità è il primo passo. Per alcuni la priorità è un bagno privato, per altri bastano un’amaca e una doccia esterna. Bisogna poi valutare l’ambiente: mare, montagna, lago o colline. Chi soffre il caldo verifichi la presenza di aria condizionata; chi sogna notti sotto le stelle cerchi cupole trasparenti; chi vuole privacy domandi se ogni unità dispone di un’area esclusiva non visibile dalle altre.In pratica si applicano gli stessi criteri usati per scegliere un hotel, con la differenza che qui la natura entra letteralmente in camera.
Cosa mettere in valigia
Il bagaglio è leggero come per un fine settimana in albergo. Abiti comodi per le passeggiate, una felpa per l’escursione termica serale, scarpe adatte al terreno, un capo impermeabile in caso di pioggia improvvisa e costumi da bagno per eventuali vasche o spiagge vicine. Non guastano una torcia frontale, un buon libro e una bottiglia di vino da sorseggiare mentre il sole cala dietro i cipressi o si riflette sulle onde.
Quando partire
Ogni stagione offre un fascino particolare. L’estate regala bagni e serate all’aperto; la primavera porta profumi di fiori e cieli tersi; l’autunno offre colori infuocati e vendemmie nelle zone vinicole; l’inverno permette di abbinare la neve a un camino scoppiettante, sempre che la sistemazione sia ben coibentata. Prima di prenotare conviene informarsi sulle temperature medie: dormire in una tenda nel cuore delle Alpi a fine novembre potrebbe richiedere stufe a pellet o riscaldamento a pavimento.
Il fascino discreto del “less is more”
Chi varca la soglia di un glamping scopre che il vero lusso non è l’oro alle pareti, bensì il ritmo lento, la luce naturale, la possibilità di ascoltare un gufo lontano mentre ci si addormenta su lenzuola di cotone biologico.È un invito a riscoprire il tempo, lo spazio e l’aria fresca, con la consapevolezza che nel bagaglio dei ricordi la comodità avrà lo stesso peso delle emozioni vissute all’aria aperta.













