
Prospettive fino al 2025
Secondo le analisi del World Gold Council, l’orizzonte temporale che conduce al 2025 lascia intravedere quotazioni ancora sostenute e un interesse degli operatori difficilmente scalfibile.
Rialzo nel trimestre primaverile
Nel periodo compreso tra aprile e giugno la richiesta mondiale di oro è aumentata di circa il 3 % rispetto allo stesso intervallo del 2023. Durante quei tre mesi il metallo prezioso ha toccato un picco vicino ai 3 500 dollari l’oncia troy, ossia circa 112 dollari (poco meno di 105 euro) per grammo, mantenendosi poi su livelli elevati.
Investimenti e strumenti finanziari
Gli afflussi verso gli ETF con copertura in lingotti sono rimasti sostenuti; sommando tali movimenti a monete e barre fisiche, la componente di investimento ha registrato un balzo di circa sette decimi rispetto all’anno precedente, toccando il valore più alto dal 2020.
Fattori di sostegno
L’instabilità geopolitica, unita alla minore fiducia nel dollaro statunitense, continua a spingere risparmiatori, fondi e banche centrali verso l’asset rifugio per eccellenza. Anche il solo timore di nuove tensioni internazionali contribuisce a mantenere viva la domanda.
Tendenza dei prezzi
Le quotazioni, già a livelli record, mostrano una notevole capacità di tenuta.La combinazione di domanda elevata e offerta relativamente rigida lascia presagire un mercato ancora tonico, con margini per ulteriori scatti nel medio termine.
Scenario di medio periodo
L’ente che rappresenta i maggiori produttori prevede che, salvo shock negativi sull’economia globale, il metallo giallo possa conservare quotazioni sostenute fino al 2025, grazie alla persistente ricerca di beni rifugio da parte degli investitori istituzionali e retail.












