
Antistress naturale tra onde e racchette
Nato come racchettoni sui lidi della Riviera Romagnola negli anni Settanta, oggi il beach tennis si pratica con la stessa passione a rio de Janeiro come a Miami. L’aria salmastra, il rumore dell’acqua e il ritmo degli scambi trasformano ogni partita in un momento capace di allontanare preoccupazioni e carichi di lavoro. Non si tratta certo della finale di Wimbledon: il contesto balneare, la sabbia sotto i piedi e quel pizzico di sana competizione aiutano a dimenticare scadenze, telefoni che squillano e riunioni infinite.
Coordinazione e equilibrio in primo piano
Racchetta in mano, pallina che non può rimbalzare, fondo soffice e irregolare. Ogni colpo richiede un perfetto sincronismo tra occhio e mano, oltre a un controllo del corpo impeccabile per restare in equilibrio sulla superficie cedevole. Il risultato è un miglioramento evidente della coordinazione motoria, fondamentale a ogni età.
Pochi traumi, tanti benefici per le articolazioni
La sabbia assorbe l’urto di scatti, salti e tuffi, riducendo in maniera sensibile il carico su ginocchia, caviglie e colonna vertebrale. Proprio per questo viene utilizzata anche nei protocolli di riabilitazione post-infortunio agli arti inferiori. chi deve tutelare le articolazioni può continuare a divertirsi senza il timore di impatti duri come quelli del cemento di un tradizionale campo da tennis.
Scatto fulmineo e muscoli pronti
Il terreno di gioco è contenuto, le traiettorie spesso imprevedibili e i tempi di reazione ridottissimi. Ogni azione allena la capacità di reclutare rapidamente i gruppi muscolari e di partire in velocità per raggiungere la pallina. Con il passare dei minuti la rapidità di movimento diventa sempre più naturale.
Resistenza che cresce con ogni scambio
Sulla sabbia occorre spendere più energia per compiere gli stessi movimenti che su una superficie solida risulterebbero semplici. Gli scatti sono continui, i recuperi brevi e la fatica progressiva: un match di beach tennis rappresenta un vero allenamento cardio, ideale per potenziare la capacità di resistere allo sforzo prolungato.
Gambe e glutei scolpiti dalla sabbia
Anche una semplice camminata a piedi nudi rassoda gli arti inferiori.Figurarsi un confronto fatto di affondi,cambi di direzione e tuffi spettacolari. La resistenza offerta dai granelli costringe a usare in modo intenso quadricipiti,femorali e muscoli del bacino,con un effetto tonificante visibile già dopo poche sessioni.
Un interval training a cielo aperto
Azioni ad alta intensità si alternano a brevi pause di recupero per tutta la durata dell’incontro. Lo schema coincide perfettamente con l’allenamento a intervalli ad alta intensità, noto come HIIT. È ormai dimostrato che questo metodo, nel quale fasi di sforzo si susseguono a momenti di riposo, ottimizza sia la salute del sistema cardiovascolare sia il consumo calorico.











