
Libertà di uscire tra desiderio e pericoli
Il veterinario ed etologo Jaume Fatjó racconta che, se la porta di casa si spalanca, la maggior parte dei felini sceglie di oltrepassarla. La prospettiva di una passeggiata, però, si accompagna a pericoli concreti: traffico, malattie, incontri con cani o altri gatti territoriali, oltre al rischio di smarrimento. Quando la vita si svolge esclusivamente tra quattro mura,diventa quindi essenziale trasformare l’appartamento in un territorio ricco di stimoli,in modo da compensare l’assenza dell’esplorazione esterna.
Il senso di controllo e la questione del guinzaglio
Filmati virali hanno reso comune l’immagine del gatto che passeggia legato a un laccio, ma l’idea non sempre funziona. Fatjó sottolinea che il problema principale riguarda la perdita di controllo: in natura, se un pericolo compare, il felino si allontana, mentre un cordino limita la fuga. Quando questa possibilità viene negata, molti mici si sentono in trappola, elemento che può sfociare in frustrazione.
Stress e comportamenti aggressivi
L’esperienza clinica dello specialista conferma che la tensione accumulata durante le uscite forzate al laccio può diventare aggressività. La mancata libertà di scelta provoca ansia, un’emozione che talvolta si trasforma in veri e propri morsi o graffi verso persone o animali. L’assenza di un secolare addestramento alla cooperazione, tipico invece dei cani, rende il gatto particolarmente vulnerabile in ambienti imprevedibili come strade, parchi o marciapiedi.
Strategie per un ambiente domestico stimolante
Per mantenere alto l’interesse dentro casa, occorre puntare su arricchimento ambientale e libertà decisionale. Tiragraffi robusti permettono di affilare le unghie e marcare il territorio. Mensole, passerelle e ripiani sopraelevati sfruttano lo spazio verticale, offrendo punti di osservazione privilegiati. Nelle zone meno trafficate dell’abitazione, tane e cucce avvolgenti garantiscono riposo in sicurezza, mentre negli angoli più vissuti piccoli oggetti da rincorrere, piume su bacchette o prede meccaniche mantengono vivo l’istinto di caccia.
Arrampicate verticali e rifugi tranquilli
Disporre scaffali a diverse altezze, fissare ponti sospesi tra mobili, creare condotte in legno che collegano un armadio a una mensola, aiuta il gatto a pattugliare il proprio dominio dall’alto. Dietro le porte o sotto il letto, invece, una scatola rivestita di coperte diventa un rifugio dove ricaricare le energie lontano dal rumore domestico.
Giochi che liberano l’istinto predatorio
Sessioni quotidiane di caccia simulata, con spago e piume che imitano il volo di un uccello o con topolini semoventi, soddisfano la pulsione predatoria. Un cronometro alla mano, bastano pochi minuti mattutini e serali affinché il felino mantenga allenati muscoli, mente e sensi.
Il ruolo del proprietario: osservare e adattare lo spazio
Chi vive con un gatto dovrebbe diventare esploratore del suo comportamento quotidiano, cogliendo segnali di noia o curiosità e modificando l’arredamento di conseguenza. A volte un semplice cambio di posizione del tiragraffi, l’introduzione di una finestra protetta con rete o l’offerta di erba gatta fresca rendono la casa un universo tutto da scoprire, senza la necessità di guinzagli o uscite rischiose.












