
Una natura che abbraccia mare e montagna
Arrivando a Ikaria, lo sguardo incontra montagne cesellate dal vento che scendono fino a piccole insenature nascoste. L’acqua, di un turchese quasi irreale, lambisce ciottoli levigati come antichi mosaici. In certi momenti pare di poter toccare il silenzio, custode di leggende e di una vita che procede con passo lento.
Spiagge da scoprire con pazienza
La celebre seychelles accoglie con riflessi verde smeraldo che ricordano scenari tropicali, mentre la più selvaggia baia di Nas apre a un paesaggio mistico: un corso d’acqua dolce incontra il mare ai piedi delle rovine di un santuario dedicato ad Artemide. Altrove, Livadi mostra sabbia dorata e vegetazione che pare uscita da un dipinto impressionista.
Villaggi che vivono di giorno in giorno
nel cuore dell’isola, Christos Raches ribalta i ritmi: si dorme quando il sole è alto e si conversa sottovoce la notte, senza fretta. Sulla costa nord, armenistis appare come una cartolina con il suo minuscolo porto, mentre Evdilos conserva l’essenza di una Grecia autentica, fatta di pescatori, anziani seduti davanti alle case e dialoghi sussurrati. Più all’interno, Kambos custodisce un piccolo museo archeologico che racconta radici millenarie.
Acque termali che rigenerano corpo e spirito
Le sorgenti di Therma, note fin dall’antichità, sgorgano calde e benefiche. Si può immergersi in un vecchio stabilimento o scegliere le grotte naturali a picco sul mare, dove il vapore disegna arabeschi sulla superficie dell’acqua.
Sentieri, mulini e panorami senza rumore
chi sceglie Ikaria cerca spesso l’alternativa alla vacanza convenzionale. L’isola rivela sentieri silenziosi che conducono a mulini abbandonati, case di pietra un tempo nascoste ai pirati, ruscelli che accompagnano il cammino con un mormorio costante. Sul versante settentrionale, più esposto al vento, il kayak e il surf trovano condizioni ideali; ma lo “sport” preferito resta il rallentare: respirare, guardare l’orizzonte senza l’urgenza di immortalarlo, condividere un calice di vino con sconosciuti che dopo pochi minuti sembrano amici di lunga data.
Monasteri e grotte intrise di mito
Scavato nella roccia, il monastero di Theoktistis sembra un nido segreto, mentre quello di Evangelistrias invita al raccoglimento. Poco distante, nei pressi della fortezza di Drakanos, la grotta di Dioniso riporta all’eco profonda dei miti ellenici.
L’isola della longevità
Qui la popolazione supera di frequente i novant’anni. Gli isolani attribuiscono la loro eccezionale vitalità alle erbe selvatiche, alle sieste quotidiane e a una tavola semplice, dominata da olio d’oliva, verdure e vino rosso.A Ikaria la ricchezza coincide con il tempo da dedicare alle relazioni, al riposo, alla contemplazione.
Giorni che scorrono al ritmo delle feste locali
Durante l’estate, le “panigiria” animano i villaggi con musica, danze e lunghi tavoli dove si gustano capra al forno, formaggio fresco e dolci al miele. Le celebrazioni iniziano spesso al tramonto e si protraggono fino all’alba, ma, anche in quelle ore, il caos non prende mai il sopravvento: domina un’allegria pacata, quasi complice.
Un’isola che si svela poco alla volta
Ikaria non mostra tutto insieme. Ogni curva della strada regala una visione inattesa: una scogliera color ocra, una vigna che pende sul mare, un anziano che suona il bouzouki all’ombra di un platano. E chi parte porta con sé la sensazione di aver toccato un segreto ancora intatto, un luogo dove l’essenziale conta più del superfluo e il silenzio diventa compagno di viaggio.












