
Capita spesso di indossare il cappotto dopo mesi e di scoprire una banconota dimenticata nella tasca. La stessa emozione può affiorare aprendo un vecchio baule in cantina o curiosando tra gli oggetti di un mercatino dell’usato. Quando la cartamoneta che riaffiora è la banconota da 2000 lire, la sorpresa può trasformarsi in un guadagno imprevisto.
Una storia che parte dal Duomo di Milano e approda alla nave Elettra
La 2000 lire arriva sul finire dell’epoca della lira, quando l’euro sta per diventare realtà. Esistono due serie principali. La prima celebra l’osservazione del cielo e sul dritto propone il Duomo di Milano e la torre di Pisa, sul rovescio compare il telescopio dell’Osservatorio di Arcetri. La seconda, più nota, è dedicata a Guglielmo Marconi: da un lato campeggia il suo ritratto, dall’altro la nave Elettra, laboratorio galleggiante per i suoi esperimenti radio.
Le varianti che fanno davvero la differenza
Il valore di una banconota dipende soprattutto da due fattori: stato di conservazione e numero di serie. Gli esemplari perfetti, senza pieghe né scoloriture, attirano collezionisti disposti a spendere molto. Se poi il numero di serie è particolarmente basso – ad esempio 000001 – il prezzo sale vertiginosamente. Una singola banconota può partire da circa 50 euro e toccare agevolmente i 200 euro, ma con più pezzi in perfette condizioni la cifra complessiva raggiunge somme ben più interessanti.
Dove cercare la ricchezza inaspettata
Un vecchio cassetto, la soffitta dei nonni, un mercatino di Roma, Milano o in un paesino dell’Appennino: i luoghi in cui potrebbe celarsi una 2000 lire rara sono insospettabili. Chi conserva da anni un portafogli di famiglia o non ha mai svuotato le tasche di una giacca appesa in fondo all’armadio potrebbe imbattersi in un vero e proprio tesoro cartaceo.











