
La prima emozione arriva ancora prima di sedersi. Il ristorante di Carlo Cracco, incastonato a pochi passi dalla celebre Piazzetta di Portofino, si apre con ampie vetrate che lasciano entrare la luce del Mar Ligure. Il bar, scolpito direttamente nella roccia, regala un colpo d’occhio teatrale: la pietra viva incornicia il panorama, mentre l’orizzonte marino accompagna ogni portata. L’atmosfera è resa ancor più speciale dall’eleganza rilassata di un servizio che non perde mai di vista il dettaglio.
Il percorso degustazione persone e territori
Ai fornelli l’executive chef Mattia Pecis orchestra un itinerario di sette tappe, più amuse-bouche, dessert e piccola pasticceria, battezzato “Persone e Territori“. L’esperienza debutta con tre micro-assaggi: una tartelletta allo stracchino e trombette, un soffice pan brioche farcito con pulled tuna e un sorprendente mochi di patata viola al muggine. Subito dopo, l’iconica insalata russa interpretata in chiave contemporanea: capperi e pesto genovese vengono racchiusi tra dischi di isomalto, creando un gioco di trasparenze che esalta la classicità del gusto.
Dall’orto alla tavola: il racconto vegetale
La narrazione prosegue con “Viaggio all’orto“, una tela cromatica in cui sedici varietà di pomodori dell’orto di Portofino si intrecciano con salsa di mandorle e note d’anguria. I pansoti con noci e preboggion, piccola dichiarazione d’amore verso la cucina regionale, riportano in bocca la campagna ligure.
Mare in purezza: crudi maturati e astice alla brace
Il capitolo marino si apre con un crudo maturato in cella a temperatura e umidità controllata: fettine di pesce che acquisiscono intensità e vengono vivacizzate da pennellate di salse gialla, rossa e verde. Arriva poi l’uovo morbido alla maniera di Cracco, racchiuso in un fiore di zucca e completato da verdure dell’orto con pesto di fave e miso. Un risotto al limone in conserva, gambero viola, ricci di mare e ruta stupisce per equilibrio e profondità. Chiude la parte salata il pescato del giorno: astice alla brace servito con contorno essenziale, per lasciare spazio al carattere della materia prima.
Il finale dolce porta in tavola cactus e verbena, seguito da una piccola pasticceria curatissima, vero sigillo di fine pasto.
Prezzo, servizio e sensazioni
Il percorso “Persone e Territori” viene proposto a 160 euro a persona, vino escluso. Secondo Gaetano e Micol, autori del profilo @torinofoodtravels, la cifra rispecchia la qualità estrema delle materie prime, la tecnica precisa e la scenografia unica del luogo. Il servizio, attento e mai invadente, accompagna senza fretta un’esperienza che, a loro dire, merita pienamente il palcoscenico della grande ristorazione italiana.












