
Rotte sonore tra cielo e mare
L’edizione numero ventinove di Elba Isola Musicale d’Europa si apre tra le antiche mura del Teatro dei Vigilanti “Renato Cioni” di Portoferraio, diffondendo melodie che si riflettono sulle acque dell’arcipelago.Il tema scelto, “Rotte sonore tra cielo e mare: da Bach a Arvo Pärt, da Ravel al jazz”, guida il pubblico fino al 13 settembre attraverso scenari naturali, pievi romaniche, fortezze napoleoniche e piazze sul mare, con sedici appuntamenti che coinvolgono oltre sessanta interpreti provenienti da diciannove Paesi.
Un compleanno in musica per arvo pärt
Il concerto inaugurale del 29 agosto è interamente pensato per i novant’anni di Arvo Pärt, che cadranno l’11 settembre. Il brano scelto, “Fratres” nella versione per violino, percussioni e orchestra d’archi, risuona affidato all’arco di Gidon Kremer. Le parole del violinista lettone fotografano il legame con il compositore estone: «La sua musica agisce dall’interno, come se abitasse già in chi ascolta». Da parte sua, Pärt ha riconosciuto: «Con la tua interpretazione mi hai rivelato la mia musica».
Gidon Kremer fra elba e stresa
Il violinista, ospite abituale del festival, compirà settantotto anni suonando ancora accanto alla musica di Pärt. Due giorni prima, il 27 agosto, egli proporrà “Tabula Rasa” allo Stresa festival, opera scritta per lui nel 1977 e divenuta simbolo della produzione strumentale dell’autore baltico.
Tredici giorni, sedici concerti, sessanta artisti
Dalle spiagge di Capoliveri ai vicoli di Marciana marina, passando per il borgo di Rio e il promontorio di Marciana, l’isola intera si trasforma in palcoscenico. Tra gli ospiti spiccano la leggendaria pianista Martha Argerich, il violoncellista Mario Brunello, il trombettista Fabrizio Bosso, il violoncellista Edgar Moreau, il Quartetto Indaco, il trombonista Mauro Ottolini e la pianista-cantautrice Olivia Trummer. In cartellone compare anche la ventenne violinista belga Pauline van der Rest, impegnata nel Concerto in re minore per violino e archi di Mendelssohn durante la serata d’apertura.
Omaggi e ricorrenze
L’edizione 2024 rende omaggio a diversi anniversari: cinquant’anni dalla scomparsa di Dmitri Šostakovič, centocinquant’anni dalla nascita di Maurice ravel, duecentododici anni dalla partenza di Napoleone dall’Isola d’Elba, ottant’anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.Il 3 settembre, all’ex Magazzino del Sale di Portoferraio, Martha Argerich dedica a Šostakovič il Concerto per pianoforte, tromba e archi, preceduto dal quintetto di Schumann, uno dei suoi cavalli di battaglia.
Gran finale dalle mille latitudini
Il 13 settembre,sempre al Teatro dei Vigilanti,la rassegna si chiude in atmosfere sud-americane,mediorientali e caraibiche. Il trombone di Mauro Ottolini e la voce di Vanessa Tagliabue Yorke attingono a repertori popolari messicani, peruviani, libanesi, portoghesi, criolli e cubani, consegnando al pubblico un ultimo viaggio sonoro prima che la brezza settembrina riconsegni l’isola al silenzio.











