
Un abbraccio di azzurro e rocce
Dall’alto di un promontorio, Scalea guarda l’orizzonte del mar Tirreno e regala a chi arriva un colpo d’occhio inimitabile. Il litorale, impreziosito da calette e arenili, invita a immergersi in acque limpide mentre alle spalle si innalzano pareti di roccia cesellate dal tempo. Tra le spiagge più amate spiccano la distesa dorata dell’Ainella e l’arenile ai piedi della possente Torre Talao, sentinella del XVI secolo che domina la costa con il suo profilo inconfondibile. Poco oltre, la frastagliata Scogliera dell’Ajnella cela grotte scolpite dalle onde, come la suggestiva Grotta dei Baci e la luminosa Grotta Verde, paradisi dei curiosi che esplorano fondali e anfratti in maschera e pinne.
Cuore antico tra vicoli e archi
Il centro storico di Scalea si arrampica in un intricato susseguirsi di viuzze lastricate, archi a sesto acuto e scalinate ripide che sembrano rincorrersi fino alla sommità del colle. Case addossate l’una all’altra formano un mosaico di pietra e calce, testimonianza dell’antica necessità di difesa contro le incursioni dal mare. Passeggiando tra questi passaggi, ci si imbatte nei resti delle mura erette dai normanni e nelle torri d’avvistamento che vegliavano sul borgo.
Castello, palazzi nobiliari e chiese secolari
Sul punto più alto svetta il Castello Normanno, bastione che racconta secoli di assedi e di potere. Dalle terrazze si gode una veduta a trecentosessanta gradi sulla Riviera dei Cedri, con le cime dell’entroterra che chiudono l’orizzonte. Scendendo, appare il maestoso Palazzo dei Principi Spinelli, dimora signorile segnata da portali in pietra e balconi finemente decorati, memoria di fasti aristocratici. Poco distante, la Chiesa di Santa Maria d’Episcopio, eretta nel XII secolo, mescola sobrietà romanica e slanci barocchi, custodendo affreschi che narrano episodi di fede e di vita quotidiana. Un altro scrigno di arte sacra è la Chiesa di San Nicola in Plateis, impreziosita da una cripta romanica, pitture bizantine e un mausoleo gotico appartenuto a una nobile stirpe locale.
Origini e nome tra mare e storia
Il toponimo “Scalea” deriverebbe dal termine greco “skalíon”, che indicava un approdo marinaro. Non a caso la storia del borgo corre di pari passo con quella dei traffici sul mare: l’isolotto che un tempo ospitava la primitiva Torre Talao costituiva il primo nucleo abitato, poi congiunto alla terraferma da un lento accumularsi di detriti e di sabbia. Durante l’epoca bizantina il paese si organizzò in difesa, mentre i Longobardi e, successivamente, i Normanni lasciarono impronte evidenti nell’assetto urbano e nelle fortificazioni.
Tra sentieri costieri ed escursioni subacquee
Chi vuole mescolare relax e avventura trova in Scalea un punto di partenza ideale. Le acque trasparenti invitano allo snorkeling lungo la Baia dei Draghi o presso la spettacolare Secca della Jumenta, dove la biodiversità sorprende a ogni immersione. Sopra la linea di marea, i sentieri panoramici collegano cale nascoste, regalando scorci dove il profumo dei cedri si mescola alla brezza marina.
Un viaggio senza tempo nel cuore della Calabria tirrenica
Tra pietra medievale,mare turchese e scorci naturali incontaminati, Scalea offre un’esperienza che unisce la forza della storia al richiamo della natura,lasciando un ricordo vivido a chiunque decida di perdersi tra i suoi vicoli e le sue onde.












