
Il ritorno dietro la macchina da presa
Dopo l’exploit mondiale di “Bandidos e Balentes. Il codice non scritto”, forte di 191 riconoscimenti e di un entusiasmo che non accenna a diminuire, Fabio Manuel Mulas torna a dirigere un lungometraggio. Il nuovo capitolo, battezzato “Bandidos e Balentes 2. La resa dei conti”, viene girato integralmente in Sardegna e apre le riprese la prossima primavera, periodo in cui l’Isola mostra il massimo splendore cromatico.
Location tra mare incontaminato e altopiani selvaggi
Per la seconda avventura cinematografica, il cineasta originario di Bono, in Provincia di Sassari, predilige scenari che uniscono fascino naturale e storia: l’Area marina protetta e il Parco nazionale dell’Isola dell’Asinara, la Barbagia di Ollolai, l’Ogliastra, oltre al suo paese natale e alla foresta Burgos nel cuore del goceano. Ogni ambientazione diventa personaggio, contribuendo a restituire autenticità a un racconto ambientato tra gli anni settanta e il 2000, dopo l’antefatto collocato negli anni cinquanta.
Bandidos contro Balentes: uno scontro tra anime ribelli
La trama sposta il conflitto fra due fazioni di giovanissimi. Da una parte i Bandidos, ragazzi impetuosi, dall’altra le Balentes, giovani donne di tempra ferrea e coraggio indomito. Ispirandosi a cronache realmente accadute, il film adotta i codici del thriller, alternando colpi di scena a momenti di feroce tensione.
Colonna sonora rock e omaggi alla tradizione
Le scene salienti sono accompagnate dal pop rock degli Ammerare, formazione nuorese guidata da Daniele Barbato Boe. Nei dialoghi e nelle sequenze musicali riecheggiano tributi sentiti a due voci che hanno reso immortale la cultura isolana: Maria Carta e Andrea Parodi.
Un cast di volti autentici
L’intero ensemble comprende quasi esclusivamente interpreti sardi e partenopei, scelti tra persone lontane dai set professionali. Il ruolo principale maschile spetta a Giuseppe tanda,giovane allevatore di Benetutti,chiamato a incarnare l’anima rurale della pellicola.
Quando il meta-cinema incontra icone internazionali
In alcune sequenze, grazie a espedienti di meta-narrazione, compaiono figure simboliche del jet set mondiale, inserite come speciali “apparizioni” che arricchiscono la storia di suggestioni pop.
Nuragica Film e il nuovo orizzonte della produzione indipendente
La lavorazione porta la sigla di Nuragica Film, la stessa realtà che ha sostenuto il precedente successo. Il regista precisa che,nonostante il titolo possa trarre in inganno,l’opera non indulge nello stereotipo del banditismo o dei rapimenti; al contrario, illumina le radici di faide familiari e contrasti sociali,raccontandoli con uno sguardo moderno. La fiducia conquistata a New York, dove il primo capitolo ha trionfato all’Universal Film Festival, diventa il trampolino per un progetto che ambisce a superare i risultati raggiunti, senza dimenticare l’orgoglio di un racconto fortemente ancorato alla propria terra.












