
Bruxelles, quando l’arte incontra il foliage
La stagione più calda dei toni regala alla Grand Place un abito di luce ambrata; le facciate istoriate scintillano mentre le chiome degli alberi, ormai ramate, tremano sotto il primo soffio di brezza. In pochi passi si scorge il verde del Parco del Cinquantenario, dove i viali coperti di foglie invitano a indugiare su panchine affacciate su monumenti neoclassici. Poco più in là la Foresta di Sonian stende un tappeto fogliato che si perde all’orizzonte, trasformando la capitale in un labirinto naturale che sorprende dopo ogni curva. Chi preferisce le atmosfere raffinate esplora il quartiere Sablon, infilando le botteghe di antiquariato fra una cioccolata fumante e lo sguardo gotico della Notre Dame du Sablon,custode di vetri colorati che filtrano la luce autunnale come in un caleidoscopio.
Bruges tra specchi d’acqua e riflessi dorati
Nel cuore delle Fiandre, Bruges si svela avvolta da un silenzio ovattato, rotto soltanto dallo sciabordio dei canali. Le case a gradoni ed i ponticelli in pietra si specchiano in acque ferme, incorniciate da viti che virano al cremisi. Una breve passeggiata porta al Parco Minnewater, il “laghetto dell’Amore”, dove i cigni scivolano fra nuvole di foglie. La Piazza Markt pulsa di vita; il Belfort scandisce il tempo con i rintocchi che risuonano tra i vicoli. Più appartato, il Beghinaggio offre un’oasi di quiete: varcato l’arco d’ingresso, sembra di attraversare una soglia temporale e ritrovarsi nel medioevo. Ogni scorcio, dal sagrato della Basilica del Sacro Sangue alle vetrine di merletti, profuma di storia e cannella.
Gand, equilibrio perfetto di passato e contemporaneità
Procedendo verso l’interno si raggiunge Gand, dove pietra antica e creatività moderna convivono lungo i canali. Il Ponte di San Michele regala la visuale iconica delle tre torri: la gotica San Nicola, il fiero Belfort e la maestosa Cattedrale di San Bavone, scrigno del celebre polittico dei fratelli Van Eyck. A pochi passi s’innalza il Castello dei Conti (Gravensteen), possente fortezza le cui mura abbracciano la città con un panorama che si colora di ocra e bronzo. Le banchine di Graslei e korenlei raccontano storie di mercanti e viaggiatori; oggi caffetterie e birrerie artigianali riempiono l’aria di profumi di malto e di cialde al caramello. Un giro in battello permette di cogliere la metamorfosi cromatica degli alberi che si specchiano nell’acqua, mentre al tramonto le luci soffuse rendono la città un dipinto vivente.












