
Si parte dagli ultimi, tesissimi secondi al Stadium di Londra. Sul dischetto c’è Chloe Kelly, la stessa chioma bionda che due estati fa aveva fatto esplodere di gioia le Isole Britanniche. Davanti a lei la giovane portiera spagnola Cata Coll.La londinese, in prestito dal Manchester City ma tesserata per l’Arsenal, compie il solito piccolo saltello, spezza il tempo, calcia e indirizza il pallone alla sinistra del portiere. L’urlo si leva fortissimo, perché quel tiro vale il secondo titolo europeo consecutivo per l’Inghilterra del calcio femminile.
L’onda rossa non basta alla Spagna
La gara, in realtà, aveva raccontato una trama differente. Per lunghi tratti il palleggio della Spagna era parso più fluido, la manovra più brillante.Il vantaggio iberico è arrivato al 25° quando Mariona è rimasta colpevolmente sola al centro dell’area e ha insaccato di testa. Come accaduto contro Svezia e Italia, però, le inglesi non si sono scomposte. Nella ripresa è arrivato il pareggio, ancora con un colpo di testa: questa volta lo stacco di Alessia russo ha ristabilito l’equilibrio.Il rituale dal dischetto di chloe kelly
Supplementari senza scossoni e si va ai rigori.Le spagnole tremano subito: tre errori su quattro tentativi. C’è stato pure un brivido per le padrone di casa quando il primo penalty di Beth Mead è stato fatto ripetere dall’arbitra Stéphanie Frappart per un doppio tocco dovuto a una scivolata. Alla fine, però, il destino dell’incontro si è iscritto di nuovo nel nome di Kelly.
Il riconoscimento individuale di miglior giocatrice del torneo è finito comunque nelle mani di Aitana Bonmatí, premio poco consolatorio per le compagne in completo rosso.
«non mi capita spesso di sbagliare dal dischetto, e oggi mi sentivo davvero sicura», ha confessato la ventisettenne londinese a fine partita. «Sapevamo di avere alle spalle il sostegno di tutta l’Inghilterra. Ora ci aspetta una festa meravigliosa».












