
La futura autrice di Il racconto dell’ancella trascorre i primi anni in un territorio di conifere e laghi del Quebec, dove il padre, entomologo, studia gli insetti e la madre, dietologa, osserva le abitudini alimentari delle comunità locali. Quell’esistenza vagabonda, spesso solitaria ma ricca di scoperte, imprime nella bambina una curiosità inesauribile verso l’ambiente, la scienza e la parola scritta.
Dalla ricerca alla scrittura: un ponte verso il mondo
Quando la famiglia si trasferisce stabilmente, Toronto diventa la base da cui la giovane Margaret spicca il volo. Gli studi a Harvard affinano un talento precoce: a 19 anni pubblica i primi versi. L’osservazione scientifica appresa in casa si fonde con una visione letteraria che non teme di interrogare la politica né di sperimentare i generi.
Il libro che unisce vita e opere
Il 4 novembre esce in contemporanea mondiale Le nostre vite (titolo originale Book of Lives. A memoir of sorts), pubblicato in Italia da Ponte alle Grazie, marchio del Gruppo editoriale Mauri Spagnol. Nelle pagine del memoir l’autrice, più volte sfiorata dal Premio Nobel per la Letteratura e vincitrice di due Booker Prize, collega episodi privati alla genesi delle sue opere. Dall’«anno crudele» che partorisce Occhio di gatto alla Berlino divisa dove prende forma Il racconto dell’ancella, ogni svolta biografica si riflette in un romanzo, un saggio, una raccolta di poesie.
Gli incontri che cambiano il corso della storia personale
Compaiono orsi, poeti, attori hollywoodiani e figure decisive del XX secolo. Centrale è la convivenza con il carismatico compagno di vita Graeme Gibson, scomparso nel 2019, con cui Atwood condivide viaggi, cause ambientaliste e una casa popolata di libri. Le conversazioni con colleghi, le battaglie civili e i momenti di sconforto si svelano nei retroscena della sua officina creativa.
Una bibliografia che continua a sorprendere
In Italia tutte le opere di Atwood – da L’altra Grace a I testamenti, da La donna da mangiare a Vecchi bambini perduti nel bosco – escono per Ponte alle Grazie, che ora porta sugli scaffali l’attesissimo memoir. Il volume promette di far luce sui fili invisibili che legano la vita quotidiana di una grande intellettuale alla costruzione di universi narrativi capaci di influenzare il dibattito globale.












