
Il 1° agosto diventa la data simbolo di una estate che, per chi viaggia, si annuncia meno economica.Un emendamento al Decreto Infrastrutture introduce una maggiorazione di un millesimo di euro al chilometro, vale a dire circa 1 euro ogni 1 000 chilometri percorsi. L’incremento coinvolge tutte le tipologie di veicolo, dalle autovetture ai mezzi pesanti, passando per moto, camper e SUV.L’obiettivo dichiarato consiste nel destinare circa 90 milioni di euro l’anno ad Anas per le opere di manutenzione su numerose arterie stradali della Penisola.
Lo scontro politico
Il provvedimento,inserito all’interno di un pacchetto dedicato alle infrastrutture,scatena immediatamente una frattura tra le forze di maggioranza. Il ministro matteo Salvini prende le distanze mentre nei corridoi di Montecitorio si accusa chi ha firmato l’emendamento di voler “fare cassa” proprio nel pieno dell’esodo estivo.La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, parla di “tassa sulle vacanze”, mentre dal Movimento 5 Stelle arriva la definizione di “colpo basso estivo”. Il deputato di +Europa, Riccardo Magi, usa l’espressione “una vigliaccata”, sottolineando la distanza delle opposizioni dalla scelta governativa.
I dubbi dei consumatori
Tra i più critici emerge l’Unione Nazionale Consumatori. Il presidente Massimiliano Dona denuncia la scarsa chiarezza dell’iniziativa e ricorda il peso di inflazione,bollette e ridotte agevolazioni sui carburanti. Intanto dal PD viene depositato un sub-emendamento che chiede lo stop al rincaro e l’introduzione di sconti per gli utenti costretti a percorrere tratte interessate da cantieri e disagi.
Italiani in partenza e proteste in arrivo
La scelta di far scattare la maggiorazione proprio nel cuore dell’estate, quando milioni di vacanzieri si mettono in viaggio, viene letta come un gesto di scarsa sensibilità verso chi si appresta a raggiungere le località di mare o di montagna.Mentre la discussione parlamentare prosegue, gli automobilisti che transitano sulla rete della A1, della A14 o sulla Salerno-Reggio Calabria restano in attesa di capire se il pedaggio più salato diventerà realtà o se prevarrà la linea del dietrofront.












