
Dall’8 agosto al 16 novembre Monopoli ospita la decima edizione di Phest – festival internazionale di fotografia e arte. L’iniziativa, presentata nella sala di Jeso del palazzo della Presidenza della Regione Puglia a Bari, porta in città più di trenta esposizioni.
Un filo dorato che parte dal Golden Record
Il tema scelto prende spunto da uno dei simboli più potenti dell’umanità in dialogo con l’ignoto: il Golden Record che la Nasa inviò oltre quarant’anni fa con la missione Voyager.Quel disco, affidato al cosmo per narrare la vita terrestre a eventuali intelligenze extraterrestri, diventa la matrice concettuale di questa edizione. Phest raccoglie e rielabora quel gesto visionario,realizzando una propria capsula del tempo,un archivio visivo destinato allo spazio simbolico del futuro,animato da voci,sguardi,memorie e sogni.
Il Monastero di San Leonardo rinasce
Dopo un lungo periodo di chiusura, il Monastero di San Leonardo riapre completamente e si trasforma nel nuovo quartier generale della rassegna.Questo ambiente denso di storia viene riportato alla vita grazie all’impegno diretto del festival, guidato da Cinzia Negherbon. L’apertura del complesso monastico non rappresenta soltanto una soluzione logistica, ma diventa anche un gesto simbolico: abitare luoghi dimenticati e opporsi all’omologazione imposta dal turismo di massa.H3 – Incontri, visite guidate e nomi internazionali
Nei primi tre giorni di apertura, dall’8 al 10 agosto, artisti provenienti da ogni parte del mondo incontrano il pubblico in un fitto calendario di appuntamenti. Sono in programma tredici visite guidate condotte da Sam Youkilis, Aleksandra Mir, Alexey Titarenko, Pietro Terzini, Rhiannon Adam, Zed Nelson, Arianna Arcara (che cura la residenza artistica sul territorio 2025 di Phest), Josè Angelino, Angeniet Berkers, Piero martinello – di ritorno a Phest dopo dieci anni con un progetto dedicato ai nuovi pescatori di Monopoli – e Sam Gregg.
Una rete di mostre diffuse in città
Oltre trenta allestimenti si intrecciano nelle strade, nelle piazze e negli spazi storici di Monopoli. Ogni esposizione dialoga con la trama urbana, trasformando il centro storico e le aree limitrofe in un percorso espositivo a cielo aperto che invita residenti e visitatori a riscoprire la città attraverso lo sguardo degli artisti.












